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Satana ed Enki

Pubblicato: 29 novembre 2016 da df in archeoscienza, esoterismo, religione, ufo
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Ho ricevuto molte email in cui mi veniva posta la stessa domanda. Ecco una frase che le riassume tutte:

“Tu dici che il Satana dei cristiani non esiste, ma dici anche che Enki è Satana. Non capisco. Satana attualmente è un termine molto dispregiativo, perché quindi associarlo ad Enki? Puoi spiegarcelo, perfavore, in maniera approfondita? “

Naturalmente, ho intenzione di rispondere a questa domanda nel miglior modo possibile. Cominciando dalla fine.

Enki ha accettato di mantenere il nome Satana, perché originariamente la parola “Satana” non aveva nulla a che fare con il Male. Questo termine è di origine sanscrita, “sat-an” o “sat-yan”, e significa “verità eterna”.

Spieghiamo tutta la storia.

Ma vi prego di tenere a mente che:

ENKI accetta il nome Satana nel senso attuale:

AVVERSARIO,

perché è l’AVVERSARIO e la NEMESI di ANU-GEOVA

da migliaia di anni.

E’ difficile per Enki sopportare tale nome, che è stato infangato così tanto da migliaia di anni a questa parte, ma segna anche la determinazione a combattere l’oscurantismo storico, il terrore e la schiavitù.

Inoltre, ricordate che Sat-an (“Verità eterna”) precede di decine di migliaia di anni il Satana dei Cristiani, il quale è una strategia di Anu e dei suoi scagnozzi.

Questo Satana, così malvagio, così assetato di sangue, è un’illusione, un personaggio costrtuito da zero, il quale comportamento corrisponde a quello di Anu. Si tratta di una rappresentazione.

Hanno preso il nome di un grande Dio, buono e benevolo e lo hanno utilizzato per impersonificare il diavolo.

Il diavolo NON E’ Sat-an

Sat-an NON E’ una reazione al Cristianesimo.

Sat-an è il vero Shiva, il Grande Dio Primordiale Ea-Enki, il quale è immortale e profondamente benevolo per l’Umanità.


La sua natura, la sua coscienza, tutta la sua vita NON HA NIENTE IN COMUNE CON IL DIAVOLO, il cosiddetto “Satana” Cristiano.

Negli ultimi anni, esattamente dal 2003, è aumentato in tutto il mondo il “Satanismo Spirituale“.

Questo “Satanismo Spirituale” è molto diverso da tutte le altre dottrine viste in passato, durante gli ultimi decenni, specialmente quella di Lavey e della Chiesa di Satana.

Questi seguaci di Lavey sono persone che non sono assolutamente a conoscenza di Satana come un essere reale, come di Enki. Essi credono sia un archetipo, una forza, un’idea filosofica, una reazione contro il Cristianesimo.

QUESTO E’ TOTALMENTE FALSO.

Il loro comportamento arrogante, spesso privo di coscienza, la loro negazione dell’esistenza dell’anima, dimostra ipso facto, l’incredibile distanza che li separa da Enki. Dicono di essere già “Dio”, mentre il loro comportamento aggressivo e provocatorio, senza rispetto per niente e nessuno, rivela la povertà del loro livello di coscienza. Nessuno è Dio su questa terra e di certo non loro.

Voglio essere chiaro:

I sacrifici umani o animali sono una terribile bestemmia per Enki-Sat-an.

Egli è la vita, ci ha creati, gli animali sono a lui sacri, cosa vuoi che se ne faccia dei vostri sacrifici? Questi appartengono a Geova e la prova è contenuta nella Bibbia, in cui ad ogni pagina dell’Antico Testamento sono richiesti genocidi, olocausti e sacrifici!

Essere Enkisti, rappresentare Enki-Sat-an sul ​​nostro pianeta, implica una profonda auto-dignità senza alcun compromesso, integrità e giustizia. Inoltre, sono fondamentali il rispetto per vita e la natura.

Sat-an non è un archetipo. Sat-an esiste. Lui è fatto di carne e sangue. E’ EA-ENKI-PTAH, primogenito di Anu. Da diversi millenni un combattimento cosmico oppone il Figlio al Padre. Il Figlio, Enki, il quale ci ha creati, rifiuta di vedere il Pianeta Terra caduto nelle mani dei sordidi Rettiliani al soldo di Anu.

Quest’ultimo è anche conosciuto sotto vari pseudonimi e forme-pensiero: Jehovah, Yahweh, Allah e compagnia bella.

Anu è fortemente ostile a tutto ciò che siamo e, se si presta attenzione, lo dimostra in tutte le sue opere e in tutti i campi della nostra esistenza.

Quindi, per concludere questo paragrafo, direi che a mio avviso la migliore definizione di Satanismo Spirituale (Enkismo) pùo essere così riassunta:

  • Riconoscere Ea-Enki come Padre e Dio Creatore dell’Umanità;
  • Riconoscere il suo DNA immortale in noi e quindi essere pienamente consapevolo del potere della nostra anima e della Kundalini;
  • Rispettare per la Vita e per la Natura in tutte le sue forme;
  • Sviluppare la propria Coscienza senza limiti, praticando una intensa vita spirituale: meditazione, yoga, respirazione; (questo rigenererà il DNA di Enki in noi stessi e ci consentirà di avere accesso all’immortalità)
  • Combattere con ogni mezzo legale in modo da essere rispettosi della legge, ma anche con ogni mezzo spirituale, la distruzione dell’Umanità e del Pianeta;
  • Diffondere la Verità gratuitamente e nel modo più ampio possibile senza fare per questo del proselitismo;

Studiamo un po’ di storia per capire meglio il nostro tema:

All’inizio, vi era un Dio, EA, la cui coscienza era la più avanzata sul suo pianeta, tanto da essere riconosciuto come l’incarnazione della Sapienza. Egli sarà chiamato Enki (En-Ki = Principe della Terra) diverse decine di migliaia di anni dopo.

Molto prima che Enki creò la razza umana, visse sulla Terra in India e poi in Himalaya.Sapete già che gli Dei hanno molti nomi. Spesso, questi sono caratteristiche specifiche del loro comportamento, del proprio essere, che diventano col passare del tempo i loro nomi. Ad esempio, “Shiva”, che significa “buono, premuroso”, è diventato uno dei nomi di Ea, futuro Enki. Egli è il benevolo Ea, Ea-Shiva. Successivamente, Shiva. Bastava dire “il benevolo” e tutti sapevano che si stava parlando di Ea.

Il nostro futuro Padre e Dio Creatore Enki, in India e in Himalaya, era conosciuto per la sua rigorosa integrità. Ancora oggi, tranne la stupidità, niente è più spregevole per Lui che le bugie, che equivalgono a decadere.

Solo la Verità ha spazio nella sua vita, perché la Vita, come il corpo, non mente mai, si offre interamente ai nostri occhi, ai nostri sentimenti, alle nostre ricerche. Non ha nulla da nascondere. E’ ciò che è: la vita, con le sue molte forme e molte facce. Allo stesso modo, stimando Enki, dovremmo tutti, Dei e Uomini, essere LIMPIDI, senza segreti, senza paura di essere “osservati”, senza paura di essere noi stessi, perché un cuore puro non teme alcuna indagine.

A causa di questo aspetto più che mai attuale della sua personalità, è stato soprannominato sat-an/sat-yan, la Verità Eterna.

Gli Dei, tra di loro, dissero di lui: “Ah, il principe Ea, egli è l’eterna verità. Egli sempre la proteggerà perché sa che lei attraversa tempo ed epoche …” E Ea divenne Sat-an. Come se, annunciandolo, abbiano esclamato: “Ecco la verità eterna!”

Ea e Sat-an, “Colui la cui casa è acqua” e “verità eterna”, sono stati assimilati a vicenda in una perfetta identificazione.

Da decine di migliaia di anni sul pianeta Terra, prima in missione e poi per amore del pianeta, i nostri Dei resistono agli “stati d’animo” di Madre Natura. Numerose catastrofi e disastri naturali li hanno portati ad emigrare da un posto all’altro o da un continente all’altro, dove instancabilmente hanno ricostruito le civiltà.

Mu, Atlantide, Shamballa, India, Meso-America, Sumeria, Egitto, Nord Europa … tutti questi nomi risuonano nelle nostre orecchie come mondi immaginari, mentre in realtà non lo sono!

Quando Enki si stabilì in India, rimase molto tempo nella parte orientale del paese. Ma una gran parte della regione era sommersa dalle acque. Poi andò a Nord dell’Himalaya. Nel mio post sulle vere origini della parola “Satana” e poi sul Tibet, ho spiegato a lungo come e perchè il monte Kailash in Tibet è ancora considerato la dimora sacra di Shiva. Là dove è Shambhala. Solo perché Enki vi ha vissuto per un periodo di tempo molto lungo.

Così, la storia del Libro Perduto di Enki (Z. Sitchin – Ed Bear & Co) ci racconta la loro storia più recente, ma anche la più tragica.

Fino a prima che il padre di Enki decidesse di distruggere l’umanità, divenuta troppo promettente e “divina”, regnava la pace tra gli Dei. Ognuno viveva sul proprio pianeta o sulla propria costellazione, punto.

Ma Enki creò la razza umana (prima ondata, Homo Sapiens). PEGGIO (per Anu): Ha fatto l’amore con gli esseri umani generando l’Homo Sapiens Sapiens, in altre parole, noi, gli odierni umani. Il suo DNA è in noi.

Quando Anu incontrò per la prima volta il primo “due volte sapiens”, Adapa, si meravigliò di tale perfezione, ma in realtà non sapeva in che modo reagire. Lacerato tra ammirazione e rabbia, lasciò cadere una frase che la dice lunga sul rapporto futuro tra padre e figlio:

“Mio figlio Ea, anche come Enki

non ha corretto i suoi modi liberi con le femmine”

Sì, Enki ama le donne. Egli le rispetta, le ammira, le desidera e fornisce loro anche importanti responsabilità. Basta guardare il numero delle Dee su Orione che occupano posizioni chiave. Enki apprezza questa parità di potere fra maschi e femmine.

Torniamo al Libro Perduto di Enki: quando Adapa andò da Anu, “nei cieli”, egli non mangiò né bevve nulla.

(Ricordate che il significato del nome “Anu” è celestiale. Ma attualmente se chiami tua figlia “Celeste” (che significa celestiale) non significa che sia la Madre Divina! Anu ha utilizzato anche il suo nome per mantenere il mondo sotto il suo controllo tirannico.)

“Che cosa sono questi modi”. Anu si sentì offeso. Confidò in Thoth, suo nipote, il sesto figlio di Enki, che ha accompagnato Adapa.

Abbiamo scoperto e capito che se Adapa avesse mangiato e/o bevuto su Nibiru, sarebbe diventato immortale. Poiché il DNA di un immortale vibra in lui.

Non so se Sitchin era consapevole di ciò che avrebbero implicato tali informazioni quando le ha tradotte, ma sono fondamentali per noi, esseri umani, e spiegano-senza-giustificarla – la follia patogena che si impadrinì degli Dei che si oppongono alla nostra sopravvivenza:

IL DNA DI ENKI, IL DNA DI UN ESSERE IMMORTALE

VIBRA IN NOI.


QUESTO DNA FACILITA L’ACCESSO ALL’IMMORTALITA’.

POSSIAMO RAGGIUNGERLA TRAMITE L’OPUS MAGNUM.

PERCHE’ ABBIAMO GIA’ QUESTO POTENZIALE,

QUESTA INCREDIBILE MERAVIGLIA!


ECCO PERCHE ANU-GEOVA ED I SUOI ALLEATI VOGLIONO LA NOSTRA MORTE.

DOMANI, SE VOGLIAMO, SE LAVORIAMO DURAMENTE PER RAFFORZARE LA NOSTRA ANATOMIA OCCULTA, SI, POTREMO ESSERE COME GLI DEI.

POTENTI E IMMORTALI.


ECCO PERCHE ‘IL “PECCATO” DI ENKI AGLI OCCHI DEGLI DEI

È IMPERDONABILE.

Creare una razza attraverso la manipolazione genetica, combinarla con un uomo-scimmia, per creare lavoratori primitivi. Non è molto grave, Anu stesso si rassicurò, una volta che l’estrazione dell’oro fosse stata compiuta, avrebbe risolto il problema una grande inondazione.

Ma generare una razza facendo l’amore con essa, per poi istruire questi bambini “peccaminosi” è troppo.

Quindi, è per questo motivo che Enki si oppose inizialmente alla nostra immortalità. SAPEVA QUALI CONSEGUENZE QUESTO AVREBBE CAUSATO, NON SOLO PER LUI, MA ANCHE PER NOI, PER IL NOSTRO PIANETA, PER LA NOSTRA LIBERTA’, PER LA NOSTRA SOPRAVVIVENZA.

Vietando ad Adapa di bere e di mangiare nella dimora di Anu, ha dimostrato di rispettare suo Padre su questo particolare punto: l’immortalità è solo per gli Dei. Egli ha anche detto a suo padre che avrebbe fatto di quest’uomo e di sua moglie Titi, agricoltori che avrebbero lavorato per gli Dei … mentre insegnò loro TUTTA la magia e l’occulto.

Egli giustamente temeva che Anu prendesse Adapa e lo uccdesse.

SI, ENKI HA SEMPRE VOLUTO CHE I SUOI ​​FIGLI DIVENTASSERO

COME IL LORO PADRE: DEI.


STA A NOI ATTRAVERSO UNA COSTANTE DEVOZIONE 

RAGGIUNGERE QUESTO ENORME TRAGUARDO!

La reazione di Anu nei confronti di Adapa, biondo, dai capelli bianchi come lana, dalla pelle di porcellana, dagli occhi azzurri come il cielo, lo confuse. Con la lettura del messaggio in cui Enki confessò che Adapa era il proprio figlio, mentre lo rassicurava con il cosiddetto futuro di suo figlio come contadino, Anu cadde all’indietro e prese decisioni irrevocabili.

Pagina 178 della Tavoletta 8:

“Anu era sbalordito dal messaggio segreto di Enki. Non sapeva se arrabbiarsi o ridere …” Restituite Adapa immediatamente alla Terra. “

pagina 178 della Tavoletta 8:

Poi, in preda al panico, all’idea che un essere umano potesse diventare immortale come gli dèi, COME LUI, Anu decretò:

“Il benvenuto al terrestre non si deve estendere eccessivamente. Sul nostro pianeta non può mangiare o bere.

Con le sue abilità sorprendenti che abbiamo visto tutti, lasciamolo tornare terra.

Immaginate: per Anu, avremmo dovuto rimanere solo contadini e pastori, mentre Enki come Thoth, durante il viaggio di ritorno sulla Terra, insegnarono ad Adapa tutti i “Misteri”: scienza, astronomia, magia e anche, naturalmente, l’agricoltura, le piante, la medicina .. .. perché cibo e medicine furono fondamentali.

Adapa divenne un grande studioso e registrò tutto ciò che suo padre e i suoi fratellastri gli insegnarono. Purtroppo, queste tavolette sono oggi perdute o non ancora scoperte.

Così, quando Anu si renderà conto centinaia di anni dopo che non solo gli esseri umani non sono tutti contadini, anzi, è stato loro insegnato così tanto da Enki e dai suoi Dei fedeli che aprono i loro chakra, diventano potenti magicamente, praticano l’occulto e vivono con successo diverse centinaia o addirittura migliaia di anni …

Ordinò ad Enki di distruggere subito questa razza blasfema e rifiutò di ascoltare le ragioni e gli argomenti di suo figlio. Accusò il figlio di tutto, occupandosi immediatamente della distruzione di questa razza maledetta!

Cosa! Un essere umano (in altre parole, un parassita per Anu) potrebbe diventare come un dio? La sola idea lo rese pazzo.

Inoltre, come sappiamo oggi, molti eventi hanno portato Anu a prendere decisioni che sono state molto scioccanti per Enki:

  • ha rifiutato di evacuare gli esseri umanidalla Terra durante l’alluvione. Ricordate come Enki usò diversi trucchi per salvare più esseri umani, animali e semi che poteva. Quindi nella Bibbia, la storia del diluvio e dell’arca di Noè sono state rubate.
  • ha dato la sua benedizione (!!!) per la distruzione della torre di lancio di Babilonia, distruggendo qualsiasi comunicazione per Marduk e “il cielo”, la quale ha creato un terribile disastro nucleare, ma, facendo credere che fosse una decisione saggia, era esattamente quello che voleva per noi.
  • ha sistematicamente privato Enki e poi Marduk dalla loro eredità legittima per seminare discordia tra gli Dei della Terra.

Così, il personaggio di Geova sta già prendendo forma nel comportamento di Anu, il quale è profondamente malvagio e perverso sotto la maschera del “buon cuore”. Egli “perdona” per distruggere meglio il perdonato, che naturalmente non sfiducia più in lui e diventa il bersaglio perfetto per una trappola mortale.

Ricordate quando ha chiesto di incontrare Marduk nel suo ultimo viaggio sulla Terra. Marduk che ha subito tante di quelle ingiustizie da suo nonno da essere felice di rivederlo.

“Tu hai sofferto abbastanza”, ha detto il suo simpatico nonno. “Vieni, torna qui fra noi”.

Solo che poco prima di questo “incontro” Anu ha tranquillamente spogliato Marduk, ancora una volta, di ciò che era per suo diritto di nascita e l’ha dato a Inanna. La terza regione. Ha abbracciato il nipote, ma senza dirgli una parola su ciò che aveva fatto e deciso.

Enki, ancora una volta, dovrà far fronte alle decisioni inique di suo padre.

Tutto il comportamento di Anu è in linea. Egli è capriccioso, ingannevole, bugiardo. I suoi momenti di “bontà” sono solo trucchi per intrappolare meglio coloro che hanno la sfortuna di dispiacergli. Ricordate che Marduk per suo dispiacere sposò un essere umana: Sarpanit!

La disputa con suo nipote divenne pesante.

Alcuni dei miei lettori si lamentano che Enki nascose alcune delle sue decisioni a suo padre. Ma cosa pretendete di fare con un essere che usa i tuoi segreti per meglio usarli a tuo discapito?

Enki poteva mostrare solo segretezza e riservatezza.

Inoltre, nel Libro Perduto, il Dio Enlil è una buona scusa. Anche se è vero che non era molto felice della nostra razza, rumorosa, difficile, ribelle, indisciplinata, sostenne suo fratello Enki non appena Anu ordinò la distruzione dell’umanità. Enlil è sposato anche lui con una donna che gli ha dato due figli. Tutto questo deve essere preso in considerazione.

Anche se Enlil era furioso con il fratello e “la sua progenie” (noi), se Anu fosse stato il Dio che avrebbe dovuto essere e, soprattutto, se avesse l’adeguato livello di coscienza che ci si aspetterebbe dal suo rango, avrebbe dovuto chiedere ad Enlil di calmarsi e fare tutto quello che fosse in suo potere per portare la pace tra i due fratelli.

Invece, ha fatto di tutto per dividerli e per dividere tutti i Nefilim.

NO e NO: contrariamente a quanto si legge troppo spesso su Internet:

QUESTO NON è ENLIL CHE E’ GEOVA

MA ANU

Anu che, già a quel tempo, era governatore di un pianeta la cui tecnologia era molto avanzata. E che aveva le capacità di agire sui suoi figli rimasti sulla Terra. Perché?

Perché semplicemente, Anu e le sue truppe, erano in maggior numero.

Così:

Quando Enki oppose al suo Padre rifiutando di distruggere qualsiasi cosa, suo padre divenne furioso e lo trasformò in nemico. Decise improvvisamente che questa “verità eterna”, Sat-an, era il suo peggior nemico.

Rinnegò suo figlio e andò in guerra contro di lui, 10,000 anni fa. Di fronte alla feroce resistenza di Enki e delle sue truppe, creò attraverso il Dracos, i Rettiliani e li incarnò sulla Terra, 4000 anni fa.


Purtroppo sono ancora tra noi e controllano per ora la Terra tra le loro sporche grinfie

Enki

Pubblicato: 28 novembre 2016 da df in archeoscienza, esoterismo, ufo
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Il Libro Perduto di Enki è un racconto epico di dei e uomini che si svolge parallelamente alla Bibbia e che mette in discussione molte delle nostre certezze sul passato e sul futuro.


Zecharia Sitchin 
scrisse differenti testi traducendo tavolette relative all’epoca dei sumeri e scoprì che la mitologia sumera faceva riferimento alla creazione dell’uomo da parte di Enki (abbiamo visto che En = Signore e Ki = Terra).
Enki viene chiamato anche Ea (E = casa A = acqua).
Ea viene rappresentato nell’atto di rovesciare l’acqua e pertanto possiamo paragonarlo alla figura dell’Acquario. L’acqua da sempre è simbolo di energia vitale.

Secondo Sitchin Enki venne dal Cielo (Anu) con i suoi uomini (Anunnaki = Venuti dal Cielo sulla Terra) inizialmente per estrarre l’oro da portare sul pianeta di origine chiamato Nibiru (Pianeta dell’Attraversamento).
Per questo venne creato l’uomo. Per essere un buon operaio, addetto alla fatica nelle miniere terrestri. Attraverso una manipolazione genetica venne innestato DNA dei Nibiruani in quello degli ominidi terrestri.
Ci furono poi vari scontri tra i Nibiruani circa il destino dell’uomo e pare che Enki ne abbia preso le difese, mentre l’altra fazione era interessata solo allo sfruttamento ed al dominio del genere umano.

La Bibbia ebraica ha preso vari spunti dai testi più antichi, tra cui quelli sumeri ed egizi.

1. Dio crea l’uomo a sua immagine e somiglianza. 

I Nibiruani migliorano la genetica degli ominidi terrestri tramite l’innesto di loro DNA permettendo un balzo evolutivo notevole. Si tratterebbe quindi di una vera e propria creazione, più che di evoluzione naturale.

2. Dio manda il diluvio per distruggere l’uomo.

I Nibiruani meditano l’annientamento degli uomini quando questi non sono più utili, oppure sono diventati pericolosi. La Bibbia narra il racconto di Noè salvato dalle acque. I sumeri raccontano di Enki che salvò il genere umano.


Ma se la storia dei Nibiruani fosse vera. Potrebbero ancora essere tra di noi? L’uomo è realmente responsabile di ciò che accade sul pianeta, o è piuttosto manipolato e guidato verso scelte lontane dalla sua vera natura?

3. L’Avversario e la Divinità
Perchè Dio onnipotente, onnipresente e onniscente ha permesso a Satana (= Avversario) di dire all’uomo che mangiando della male sarebbe diventato anch’esso Dio?
Come ha fatto il Serpente ad entrare nel Giardino dell’Eden? Chi ce l’ha messo?
Perchè l’avversario ha risvegliato l’uomo alla conoscenza?
Perchè Dio voleva mantenerlo ignorante? (non dandogli da mangiare dell’albero della conoscenza)
Perchè Dio ha messo dei cherubini a difesa dell’albero della vita, poichè l’uomo essendo divenuto come lui non diventi anche immortale?

Genesi 3,22 Il Signore Dio disse allora: «Ecco l’uomo è diventato come uno di noi, per la conoscenza del bene e del male. Ora, egli non stenda più la mano e non prenda anche dell’albero della vita, ne mangi e viva sempre!». 


Perchè Dio vuole impedire all’uomo di vivere per sempre adesso che possiede la conoscenza? Perchè Dio ha paura? Di cosa?
Chi o cosa è il “Dio della Genesi”?

4. Il Dio Padre Buono è lo stesso che nell’Antico Testamento faceva massacrare tutti i popoli nemici degli Ebrei? 
Lo stesso che richiedeva sacrifici umani e permetteva la schiavitù? Lo stesso che fece uccidere tutti i figli primogeniti d’Egitto che non avevano alcuna colpa?
Cosa vuol dire quando dice “Io sono un Dio geloso”… geloso di chi? Altri Dei?
Il fanatismo delle religioni… le guerre sante, lo sterminio di interi popoli, l’inquisizione… fanno parte dei frutti da cui si riconosce un “buon albero”?

5. Esiste una differenza tra il Dio Yahvè e la Fonte Universale di Vita?

Sembra proprio di sì. La Fonte di Vita è per la diversità, la diversificazione, così come la vediamo in natura… non per un solo popolo eletto.
E chi sono tutte le divinità di un tempo? Gli antichi Dei? Era tutta superstizione?
Le persone dotate di poteri psichici erano forse come dei? Per questo i sovrani erano taumaturghi? Avevano una conoscenza particolare?
O forse questi dei erano solo forme pensiero caricate dell’energia di un popolo?
Erano forse tutte eggregore?

E in tutto questo gli alieni centrano qualcosa? Esistono?

Davvero gli extraterrestri ci hanno creati come dice Sitchin?
Sono immortali questi extraterrestri e possiamo diventarlo pure noi, come dice il racconto della Genesi? Esiste una Guerra nei Cieli? Angeli e Demoni o differenti fazioni?

Miti e leggende hanno un fondo di verità? Chi erano i Giganti? Golia era uno di questi Giganti?
Gli angeli caduti… sono quelli che si sono stabiliti sulla Terra?
Per approfondimenti consiglio la lettura del Libro Perduto di Enki di Zecharia Sitchin

Premorte: una banca del bene

Pubblicato: 23 febbraio 2016 da df in esoterismo, scienza, verificare
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Non so se questo racconto è vero o un fake; è apparso questa settimana in un giornale americano… Però mi sembra bello crederci e, anche se non fosse vero è in ogni caso bello crederci… Non ci si perde nulla, anzi.

Una studentessa di informatica è stata sottoposta a un intervento chirurgico in Costa Rica dove è morta, ha vissuto nell’aldilà, poi è tornata nel suo corpo all’obitorio.

Graciela H. condivide la sua storia sul sito Near Death Experience Research Foundation. Questa storia non è stata verificata in maniera indipendente.

DURANTE L’OPERAZIONE

Ho visto i medici che lavoravano velocemente su di me. … Erano agitati. Hanno guardato i miei segni vitali e mi hanno fatto una rianimazione cardiopolmonare. Ognuno di loro ha cominciato a lasciare lentamente la stanza. Non ho capito perché si comportavano così.

Tutto era tranquillo. Ho deciso di alzarmi. Solo il mio medico si trovava ancora sul posto, guardava il mio corpo. Ho deciso di avvicinarmi, ero in piedi vicino a lui, sentivo che era triste e che la sua anima soffriva. Ricordo che gli ho toccato la spalla, poi se n’è andato.

Il mio corpo ha cominciato ad elevarsi ed elevarsi, posso dire di essere stata trasportata da una strana forza.

È stato fantastico, il mio corpo stava diventando più leggero. Mentre passavo attraverso il tetto della sala operatoria, ho scoperto che riuscivo a muovermi ovunque volessi.

Sono stata portata in un posto dove… le nuvole erano brillanti, una stanza o uno spazio… Tutto intorno a me era chiaro, molto luminoso e il mio corpo si riempiva d’energia, gonfiando il mio petto di felicità. …

Ho guardato le mie braccia, avevano la stessa forma degli arti umani, ma composte da una materia differente. La materia era come un gas bianco mescolato con un bagliore bianco, un bagliore argenteo, bagliore perla intorno al mio corpo.

Ero bella. Non avevo uno specchio per guardarmi in faccia, ma io… potevo sentire che il mio viso era carino, ho visto le mie braccia e le mie gambe, avevo un abito bianco, semplice, lungo, fatto di luce… La mia voce era come quella di un adolescente mischiata con il tono di voce di un bambino…

All’improvviso una luce più chiara del mio corpo si è avvicinata… La sua luce mi abbagliava…

Egli ha detto con una voce… molto bella: «Non sarai in grado di continuare»…

Ricordo che parlavo la sua stessa lingua con la mente, anche lui parlava con la sua mente.

Ho pianto perché non volevo tornare indietro, allora mi ha presa, mi ha abbracciata… È rimasto tranquillo tutto il tempo, mi ha dato forza. Sentivo amore ed energia. Non esiste un amore e una forza in questo mondo comparabile a quella…

Egli ha detto: «Sei stata mandata qui per sbaglio, lo sbaglio di qualcuno. Hai bisogno di tornare indietro… Per venire qui, è necessario realizzare molte cose… Cerca di aiutare più persone»…

ALL’OBITORIO

Ho aperto gli occhi, tutto intorno c’erano porte metalliche, persone su tavoli di metallo, un corpo aveva un altro corpo sulla parte superiore. Riconobbi il posto: ero nella camera mortuaria.

Sentivo il ghiaccio sulle ciglia, il mio corpo era freddo. Non riuscivo a sentire nulla… Non ero nemmeno in grado di muovere il collo o parlare.

Mi sentivo assonnata… Due o tre ore dopo, ho sentito delle voci e ho riaperto gli occhi. Ho visto due infermieri… Sapevo cosa avrei dovuto fare… un contatto visivo con uno di loro. Avevo appena la forza di sbattere un paio di volte le palpebre e l’ho fatto. Mi è costata tanta fatica.

Una delle infermiere mi ha guardata spaventata… dicendo al suo collega: «Guarda, guarda, sta muovendo gli occhi». Ridendo lui ha risposto: «Andiamo, questo posto fa paura».

Dentro di me stavo urlando ‘Per favore , non lasciatemi!’.

Non ho chiuso gli occhi fino a quando non sono venute delle infermiere e dei medici. Tutto quello che ho sentito è qualcuno dire: «Chi ha fatto questo? Chi ha mandato questo paziente all’obitorio? I medici sono pazzi». Ho chiuso gli occhi quando sono stata sicura di essere lontano da quel posto. Mi sono svegliata solo tre o quattro giorni dopo.

Ho dormito molto per un po’ di tempo… Non riuscivo a parlare. Il quinto giorno ho cominciato a muovere le braccia e le gambe… di nuovo…

I medici mi hanno spiegato che ero stata mandata all’obitorio per errore… Mi hanno aiutata a camminare di nuovo, con la terapia.

Una delle cose che ho imparato è che non c’è tempo da perdere a fare cose sbagliate,dobbiamo fare tutto il bene per il nostro bene… dall’altra parte, è come una banca, più si mette, più si otterrà alla fine.

Ufo, nazisti e demoni

Pubblicato: 20 febbraio 2016 da df in archeoscienza, esoterismo, guerra, scienza, ufo
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Alcuni scienziati riferiscono di aver fatto alcune scoperte molto interessanti nella repubblica russa di Adygea. 

A riferirlo sono alcuni media britannici secondo i quali gli scienziati nazisti sarebbero riusciti a stabilire un contatto con delle civiltà extraterrestri oltre ad aver scoperto il metodo per evocare delle entità demoniache. 

I loro risultati traggono spunto da due reperti archeologici scoperti qualche tempo nei territori della Russia europea. Circa due anni fa, un gruppo di ricercatori guidato dal russo Vladimir Melnikov all’interno di una grotta del massiccio Big Thach nella Repubblica Adygea avrebbe scoperto alcuni strani teschi appartenenti a creature tutt’ora sconosciute alla scienza ordinaria. 

Inizialmente questa notizia sembrava non aver suscitato un grande scalpore tra la comunità scientifica, fino a quando non è stato scoperto un sacchetto in possesso di un eremita locale sul quale vi era impresso il logo di “Ahnenerbe” una misteriosa istituzione nazista creata da Heinrich Himmler nel 1958 il cui obiettivo era quello di studiare la superiorità della razza ariana. 

Successivamente, la “Ahnenerbe” si era impegnata nello studio di alcuni fenomeni paranormali, lo studio degli UFO e l’occulto. I risultati di tali ricerche furono conseguiti grazie a una mappa molto dettagliata di Adygea, realizzata nel 1941. Alcuni particolari individuati sui reperti storici hanno permesso agli studiosi russi di trarre immediatamente le loro conclusioni. 

Secondo loro, i misteriosi teschi appartenevano a creature aliene che probabilmente riuscirono ad avere dei contatti con i membri della “Ahnenerbe”, i cui seguaci ebbero modo di evocare i demoni provenienti da una negativa dimensione parallela. 

“Tra le caratteristiche più interessanti rilevate su uno dei crani è l’assenza della volta cranica e dellle mascelle, mentre le orbite sono straordinariamente molto grandi. Difficile credere che non stiamo tenendo tra le mani i resti di esseri alieni” ha dichiarato Melnikov. 

Nel frattempo, molti scettici hanno sollevato molti dubbi su questa scoperta. Essi credono che tutta questa storia non è altro che un’altra bufala ben orchestrata dai russi, spiegando che il misterioso cranio alieno potrebbe essere stato ottenuto attraverso la composizione di ossa pelviche appartenenti a grandi animali.

Angeli… Alieni

Pubblicato: 20 novembre 2015 da df in archeoscienza, esoterismo, scienza, ufo

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Alieni e Angeli…
Non è essere blasfemi.
Alieni significa colui che non è proprio di quel luogo. Proprio come uno “spirito celeste” che non è “proprio” Della Terra… Ossia che semplicemente arriva da qualche altra parte,  dal cielo… E cos’è “IL cielo” se non qualcosa di sopra la terra?  Di ultraterreno? 
Vogliamo chiamarlo universo?  Spazio?  Cosmo?
Va bene tutto…
Quindi questi esseri che vengono dallo spazio che volano (raffigurati con ali)  sono…  Angeli, sono… Alieni.
Non trovo così assurdo scrivere ciò.
Anzi lo trovo molto più normale e logico di tante altre cose “inspiegabili”. Il disegno qui presentato raffigura un particolare di un vaso custodito nel museo etrusco vaticano e risale al IV secolo A. C.
Cosa ci possiamo leggere?
Un Angelo che scende offrendo agli uomini alcuni oggetti di lavoro,  offesa, difesa ed abbellimento. Uno dei cosiddetti “Angelo caduti” o anche “Angelo ribelli”.

Le 5 porte dell’inferno

Pubblicato: 14 giugno 2015 da principessadelcioccolato in archeoscienza, esoterismo

Le 5 porte per l’Inferno in Terra: voragini senza fondo luogo paranormali.

A chiunque succeda di passeggiare in qualche luogo isolato o desertico, potrebbe capitare di imbattersi in un buco o in un crepaccio nel terreno o nella roccia. Ci sono però “buchi” misteriosi, luoghi avvolti da leggende inquietanti e macabre che sono considerati dei punti di accesso verso l’altro mondo.

1. Il Buco del Diavolo, Death Valley National Park, Nevada.

5 buchi misteriosi sulla Terra 1

Il Devil’s Hole (Buco del Diavolo) è una stretta voragine che si apre nelle rocce calcaree della Death Valley (Valle della Morte). Una grotta che si chiama buco del diavolo, nella Valle della Morte, dovrebbe tenere la gente a rispettosa distanza, invece ci sono diversi racconti su persone che sarebbero sparite nella caverna, che è profonda circa 300 metri, ed è anche il punto di scarico di un sistema di acque sotterranee che da migliaia di anni hanno formato una sorta di stagno “fossile”, dove vivono i pupfish, specie di pesci immutate da 10.000 anni ora in via di estinzione.

Una piccola pozza d’acqua non dà certo l’impressione di essere una porta per l’inferno, eppure, nel 1965 diversi bambini entrarono dentro la grotta, ma due di loro non ne uscirono, e i loro corpi non furono mai ritrovati, nonostante le ricerche effettuate dai sommozzatori. Anche il famigerato Charles Manson, che nel 1969 cercò rifugio nella Death Valley, considerava la caverna una porta per un mondo sotterraneo, dove rifugiarsi con i suoi accoliti, in attesa dell’apocalisse; da lì sarebbero riemersi, e Manson sarebbe diventato il leader di un mondo purificato. Purtroppo per lui, fu arrestato prima di trovare il passaggio attraverso la pozza di acqua salata, che aveva inghiottito i due bambini qualche anno prima.

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2. Devil’s Sinkhole, State Natural

Questo “buco del diavolo”, profondo circa 120 metri, è ricco di vegetazione al suo interno, e ospita una colonia di circa 3 milioni di pipistrelli messicani senza coda che, dal mese di aprile fino ad ottobre, al tramonto emergono dall’antro. Il nome sinistro della grotta è probabilmente dovuto alla loro presenza.

3. Il castello di Houska, Repubblica Ceca.

Questo strano edificio non è sicuramente né una grotta, né un crepaccio, ma ha una strana funzione: è stato costruito per occultare un buco nel terreno. Considerato il luogo più misterioso e mistico di tutto il paese, il castello non ha fortificazioni, disponibilità di acqua, e nemmeno una cucina: la mancanza totale di servizi induce a pensare che non fosse un luogo dove vivere.

Pare che sia stato costruito sopra ad un pozzo senza fondo, chiamato Porta dell’inferno, che si apriva appunto direttamente sugli inferi, e dal quale talvolta uscivano mostruose creature alate che terrorizzavano le persone. Il castello quindi non è mai stato considerato come una casa, ma piuttosto come un modo per coprire il buco, e mantenere i demoni al suo interno. Una leggenda racconta che quando il castello fu costruito, fu promessa la grazia ad ogni prigioniero che volontariamente fosse sceso nel buco. Un uomo accettò, ma iniziò ad urlare dopo pochi minuti. Quando fu tirato fuori, era come improvvisamente invecchiato di 30 anni.

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4. Il cratere Darvaza, o Doorway to Hell,

Il cratere brucia ininterrottamente dal 1971, ed emana un pungente odore di zolfo: già questo spiegherebbe il nome di Porta per l’Inferno. In realtà la voragine è stata creata, involontariamente, durante una perforazione, effettuata dai sovietici, per cercare il petrolio. Un crollo del terreno ha consentito l’uscita di gas naturale, che fu incendiato per evitare disastrose conseguenze ambientali, nella speranza che il fuoco consumasse, nel giro di pochi giorni, tutto il gas contenuto all’interno della caverna sottostante. Le fiamme però hanno continuato a bruciare senza sosta da allora, dando luogo alla credenza che si tratti di un fenomeno soprannaturale, soprattutto fra gli abitanti del luogo. Il cratere si è aperto vicino al piccolo villaggio di Derweze, o Darvaza, che stranamente, in lingua turkmena significa “porta”.

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5. Il Buco del Diavolo, Manastash Ridge, Washington.

In qualche punto della boscosa regione di Manastash Ridge, in un terreno di proprietà privata, ci dovrebbe essere un pozzo, apparentemente senza fondo, circondato da un alone di mistero e di pericolo, ma in realtà non si sa se esista veramente, o dove precisamente si trovi. Descritto da Mel Waters, il proprietario del terreno su cui dovrebbe trovarsi il pozzo, come un luogo ben conosciuto dagli abitanti locali e prima ancora dai nativi americani per essere stato usato come una sorta di discarica naturale, che inghiottiva qualsiasi cosa. Per quanto pesante fosse l’oggetto lanciato dentro, nessuno ha mai sentito che toccasse il fondo. Questo tunnel infinito ha quindi raggiunto la fama di strada per l’inferno.

Pare che gli animali, in particolare i cani, fossero terrorizzati da questo buco, e che anche gli uccelli ne stessero alla larga. Un uomo invece ha raccontato di aver gettato nel pozzo il corpo del suo cane defunto, che inspiegabilmente è tornato a casa, dopo qualche giorno. Il terreno è stato sequestrato, a detta di Waters, da agenti del governo, e nessuno è più in grado di localizzarlo, forse occultato volontariamente per nasconderne i segreti.

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